Il pastore e Margherita. Ovvero quel che succede quando uno dei due ha un guaio
Michele Baracco e sua moglie hanno un problema. Chi apprezza i formaggi di montagna si faccia avanti

Anzitutto va premesso quello che non è un dettaglio: questa non è una pubblicità.
Ma un gesto di amicizia. Sincero, disinteressato, gratuito. E nemmeno troppo autorizzato.
Nei confronti di Michele Baracco, pastore, e di sua moglie Margherita, titolare dell’azienda agricola Casa Frescu, sulla collina sopra Roccaforte Mondovì ma già nel comune di Frabosa Sottana.
Un posto unnamed, secondo Google Maps. O, per dirla con gli U2, un posto where the streets are no name (per sopperire, sulla mappa “i nomi” li abbiamo messi noi). E con ciò è detto tutto.
Comunque Valle Ellero, Alpi Liguri.
Chi sia Michele i lettori di Alpidoc dovrebbero ricordarlo (leggi l’intervista di Nanni Villani pubblicata sul il numero speciale 83-84, realizzato in occasione del ventennale della rivista).
Un uomo di rara modestia, umanità, cultura, capacità di analisi; non a caso è stato uno dei testimoni intervenuti all’incontro Montagna, una scelta di vita, organizzato lo scorso 28 febbraio dall’associazione Le Alpi del Sole nell’ambito dell’ultimo Cuneo Montagna Festival.
Un pastore felice, si definisce. E di nuovo è detto tutto.
Che però da qualche mese si trova in una situazione, per fortuna di contingente, di difficoltà.
Margherita, lo scorso inverno, è stata messa kappao da un serio problema ortopedico che ancora per un bel po’ di tempo le impedirà di “fare i mercati”.
E così i formaggi se ne stanno a stagionare sulle staggere.
O si bada agli animali (un paio di centinaia, tra pecore, capre e cani…) o si scende a valle: alternative non ce ne sono quando si è solo in due a tirare avanti la baracca.