Si presentano i lavori di recupero dei sentieri del Mombracco
L'iniziativa è del Comune di Barge per ricordare Leonardo Da Vinci a cinquecento anni dalla morte
Pochi anni prima della morte, avvenuta ad Amboise in Francia nel 1519, Leonardo Da Vinci aveva decantato le qualità della quarzite Bargiolina, pietra che può essere estratta soltanto da due cave ubicate sul Mombracco, apprezzandone con entusiasmo le qualità e la durezza in un breve appunto contenuto in un suo manoscritto, il Codice G attualmente conservato presso l’Institut de France: la pietra, estratta dal “Mombracho sopra Saluzo” veniva descritta “biancha come Marmo di Carrara senza macule”.
In queste poche righe si palesa l’apprezzamento di Leonardo per la quarzite Bargiolina, unico prodotto piemontese chiaramente citato dal genio toscano.
Per celebrare il legame tra Leonardo e il Mombracco, già da tempo turisticamente noto come la montagna di Leonardo, il Comune di Barge ha organizzato, con il sostegno della Regione Piemonte e in collaborazione con i sei comuni del Mombracco, un ricco calendario di eventi in occasione della ricorrenza del cinquecentesimo anniversario della morte.
Il programma sarà illustrato in conferenza stampa venerdì 22 marzo alle ore 16.30 presso l’Antico Refettorio San Giovanni in via San Giovanni 9/a a Saluzzo.
Tutti gli appuntamenti sono inseriti nel programma di iniziative Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro, coordinato dalla Città di Torino per celebrare i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci.
Tra le tante iniziative segnaliamo:
domenica 12 maggio, ore 10, Barge, Locanda della Trappa, via Montebracco n. 63
inaugurazione dei lavori di recupero dei sentieri dell’Anello di Leonardo, con relativa web map, e punti di belvedere realizzati su alcuni degli affacci più significativi del Mombracco e dei lavori di recupero della rete storica dei Sentieri di Leonardo che percorrono a mezza costa l’intero perimetro della montagna;
presentazione della guida Il Mombracco, nata alllo scopo di valorizzare le eccellenze del territorio, coniugando le valenze naturalistiche, storiche e culturali attraverso un progetto integrato. Prefazione dell’archietto Paolo Pejrone.