Rinnovo del Direttivo del CAI Mondovì
Il Consiglio rimarrà in carica fino al 2027 con Pietro Manassero confermato alla guida della sezione, coadiuvato dai vice Andrea Motta e Jacopo Aimo
Si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo del CAI Mondovì, eletto dai soci nel corso dell’Assemblea annuale del 23 febbraio scorso.
Undici i consiglieri entrati a far parte del nuovo organo, che per il prossimo triennio verrà presieduto da Pietro Manassero, già subentrato lo scorso maggio alla guida della sezione dopo la prematura scomparsa del presidente in carica Giorgio Aimo.
I vice di Manassero saranno Andrea Motta e Jacopo Aimo. Gli altri membri del Consiglio sono Claudia Arnaldi, Davide Avagnina, Gabriella Basso, Daniele Boetti, Chiara Bonello, Roberto Botto, Roberto Ferreri e Beatrice Ferrero. Revisori dei conti Erica Basso, Igor Ponzo e Claudio Schiffo.
Un Consiglio formato da new entry e persone di esperienza, tra cui diversi giovani che, a vario titolo, sono già stati impegnati negli organi della sezione.
«Mi piacerebbe – ha commentato il presidente Pietro Manassero nella prima seduta – che il Consiglio fosse un luogo in cui convergono le idee, trainato non dalla persona ma da tutte le singole commissioni». Un luogo improntato «al rispetto delle persone e delle opinioni altrui», principi sulla base dei quali il CAI Mondovì intende costruire il proprio futuro.
Tra le sfide più importanti, i festeggiamenti per i cento anni consecutivi di vita della sezione, dopo la rifondazione avvenuta nel 1924. Tanti gli appuntamenti in programma, che andranno da quelli culturali alle attività sportive e che saranno presentati nei prossimi mesi.
«La sezione – chiude Manassero – si caratterizza da sempre per la sua doppia anima. Da un lato ci sono i rifugi (la sezione monregalese possiede il Mondovì e il Garelli, oltreché i bivacchi Cavarero in Val Corsaglia e Comino in Val Ferret), che richiedono risorse, lavori, manutenzioni e che rappresentano sempre un grande sforzo per il Direttivo. Dall’altra ci sono le attività, che coinvolgono i soci e che rendono più viva la sezione. Investiremo per crescere soprattutto da questo punto di vista e per far sì che il CAI rappresenti sempre uno stimolo per frequentare in modo consapevole e piacevole la montagna, condividendo l’esperienza con gli altri soci della sezione».