Rifugio Vallanta: sono in fase di completamento i lavori per l’impianto di fitodepurazione
Grazie al progetto europeo Fitodep, un'altra struttura in quota si dota di un sistema sostenibile per gestire il ciclo delle acque reflue
Sono in fase di completamento i lavori per dotare il Rifugio Vallanta di un più moderno, efficiente e ecosostenibile impianto di depurazione delle acque reflue del rifugio.
Il CAI di Saluzzo, proprietario della struttura, sta infatti realizzando, con il cofinanziamento del Parco del Monviso, un importante intervento di riqualificazione con l’allestimento di un impianto che si basa sulla fitodepurazione, sistema di smaltimento naturale delle acque che si basa sul principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide, in cui le piante hanno il ruolo fondamentale di creare un habitat idoneo alla crescita della flora batterica, la vera protagonista della depurazione biologica.
Il nuovo impianto, di semplice realizzazione e con gestione e manutenzione facile ed economica, funziona senza dover ricorrere all’energia elettrica e tollera i lunghi periodi di fermo della struttura durante la stagione invernale.
Accanto alla realizzazione del sistema di fitodepurazione è prevista inoltre l’introduzione di dispositivi di risparmio idrico all’interno della struttura, in un’ottica più generale di gestione sostenibile del ciclo delle acque.
Prima dell’inverno verranno completati i lavori di carattere edile, mentre in primavera si procederà alla semina delle essenze vegetali che avranno il compito di depurare gli scarichi fognari.
La fitodepurazione, grazie alle sue alte rese depurative, alla possibilità di evitare la costruzione di sistemi fognari, al basso impatto ambientale e all’ottimo inserimento paesaggistico, risulta in molti casi la soluzione più idonea per la depurazione delle acque reflue prodotta dai siti turistici.
Le tecniche di fitodepurazione per applicazioni su rifugi in alta quota sono state testate nell’ambito del Progetto Fitodepurazione promosso dal Parco del Marguareis (ora parte del Parco delle Alpi Marittime) e finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Interreg. Alcotra 2007- 2013 (Alpi Latine COoperazione TRAnsfrontaliera Italia-Francia).
Nell’ambito del Progetto Fitodep è stato realizzato e monitorato un impianto di fitodepurazione al servizio del Rifugio Garelli, posto a quota 2000 metri, mentre un altro impianto con concezione analoga è stato realizzato dal SIVOM in Val Cenis (Francia) per un centro turistico.
Gli impianti sono stati strutturati per consentire in parallelo una campagna di sperimentazione e monitoraggio sia sui parametri di qualità chimicobiologica, sia sulle piante utilizzabili in tale particolare contesto.