La cultura delle trune nelle terre alte di Sambuco
La mostra documentaria, a cura di Mario Bruna, è visitabile nei fine settimana fino a settembre
Il Centro di Documentazione di Sambuco ospita una mostra documentaria e fotografica curata da Mario Bruna, albese originario del paese dell’alta Valle Stura, dedicata alle trune, costruzioni a forma di botte, realizzate in pietra a secco e interrate, che servivano da ricovero ai montanari che trascorrevano l’estate nei pascoli in quota.
Le trune sono documentate a partire dal XVI secolo e sono state utilizzate fino alla metà del secolo scorso, in modo particolare dai margari.
Nel territorio di Sambuco si ha testimonianza di un largo utilizzo di queste costruzioni, presenti soprattutto negli alti valloni del Rio Bianco e della Madonna.
Bruna ne ha censite e fotografate una novantina, mappando i siti dove si trovano, descrivendo le loro diversità architettoniche e le tecniche di edificazione; ha inoltre ricostruito la vita sociale e le attività lavorative che si svolgevano attorno ad esse, i racconti legati alla loro presenza e i fatti tragici avvenuti nelle loro vicinanze.
Una vera scoperta di un tempo lontano e dimenticato, un patrimonio di cultura, di storia e di architettura alpina unica e irripetibile.
Per questi motivi, la mostra – aperta fino a settembre, a ingresso libero tutti i sabati, domeniche e festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 – ha ottenuto il patrocinio del Politecnico di Torino.