Il nuovo Direttivo del CAI Fossano
Guidato da Osvaldo Imberti, resterà in carica fino al 2024
Il nuovo Consiglio Direttivo della Sezione CAI di Fossano nella riunione di venerdì 1° aprile ha eletto presidente, per il triennio 2022/24, Osvaldo Imberti.
Si tratta di un “ritorno”, dal momento che Imberti – per due mandati anche coordinatore dell’associazione Le Alpi del Sole – ha già guidato la sezione dal 2006 al 2011.
Nella stessa occasione Roberto Sordo è stato proclamato vicepresidente, Adriano Ariaudo tesoriere e Donatella Piacenza segretaria.
Questo invece l’elenco dei referenti sezionali:
Lino Chiaramello, Tesseramento soci; Escursionismo e Gruppo Benese; Scuola Giorgio Trigari
Adriano Ariaudo, Paolo Tesio e Roberto Sordo, Lavori Rifugio Migliorero
Roberto Sordo, Informatizzazione sezione
Alberto Boscarino, Cicloescursionismo e Sentieristica
Donatella Piacenza, Escursionismo Gruppo Senior
Carlo Colonna e Bruno Tealdi, Palestra di arrampicata presso il Palazzetto dello Sport
Carlo Colonna, Alpinismo Giovanile
Sergio Vizio e Osvaldo Imberti, Commissione Cultura e Biblioteca sezionale
Sergio Vizio, Alpi del Sole
Bruno Tealdi, Scuola Alpi Ovest
Ivan Borroni, Gruppo Natura
Nini Gramaglia e Giusi Garello, Montagnaterapia
Adriano Ariaudo, Coro Albino Bonavita.
«Dopo parecchi anni torno con piacere a rivestire questa carica» ha dichiarato Imberti. «È scaduto il mio mandato come coordinatore delle Alpi del Sole, quindi, mi dedicherò con impegno alla sezione. Sono molto contento perché è un Consiglio che vede cinque nuovi ingressi che apportano forze più giovani e idee nuove. Siamo una bella squadra, con competenze eterogenee e speriamo di poter operare bene sia per i soci, sia per la città. Voglio ringraziare il precedente Consiglio e il presidente uscente Michele Colonna per il grande lavoro che hanno svolto. Molti dei progetti che intendiamo portare avanti sono stati già avviati proprio durante il loro mandato, come le iniziative volte al miglioramento del Rifugio Migliorero. Purtroppo la pandemia ha costretto a interrompere una serie di attività collaterali e culturali, che ora è nostra intenzione riprendere.»