I giorni belli
Martedì 19 marzo alle ore 21, al Cinema Monviso si proietta, in anteprima assoluta, il film della regista Erica Liffredo dedicato alla famiglia di Alberto e Dante Livio Bianco. Ingresso libero
Martedì 19 marzo alle ore 21, al Cinema Monviso si proietta, in anteprima assoluta, il film I giorni belli della regista Erica Liffredo.
Il film, che prende l’abbrivio da un precedente spettacolo teatrale, I giorni belli. Alberto, Alda e Alessandra Bianco, una storia privata degli anni Cinquanta, ricostruisce con il solo repertorio in Super8 e 8mm della famiglia Bianco, una vicenda che si dipana dai primi Anni Venti agli Anni Sessanta.
Alla regia di Erica Liffredo, si accompagna la sceneggiatura di Alessandra Demichelis.
«Il film è costruito utilizzando esclusivamente materiali d’archivio di cui molti inediti – sottolinea la regista – e ripercorre, raccontato in prima persona da Alberto Bianco, la saga della sua famiglia. Si parte dal padre, Gioacchino Bianco, originario di Valdieri, della sua fortuna realizzata in Francia, del ritorno in patria e della grande casa edificata all’imbocco del paese. Insieme a lui la madre, Prosperina e suo fratello, Dante Livio Bianco.»
Un ruolo di primo piano nel film hanno le Alpi Marittime, che sono state per i Bianco teatro di avventure e ascensioni, di combattimenti, spazio spirituale e luogo del dramma familiare. Così come la Resistenza nella quale i fratelli Livio e Alberto si sono distinti spendendosi nella lotta e nella costruzione politica del futuro del Paese.
Sono quelli I giorni belli, quelli che seguono al buio della guerra e dei lutti. I decenni della rinascita di una nazione, di una comunità e di una famiglia. Che arrivano fino a noi grazie a un uso sapiente di una cinepresa amatoriale.
«La prima volta che ho visto questo materiale era la fine del 2020. Me lo aveva segnalato Alessandra Demichelis – ricorda Erica Liffredo – Ho subito capito che avremmo dovuto farne un film. Ciò che più mi ha colpito e convinto a portare avanti questo progetto era il legame con la montagna da parte dei fratelli Livio e Alberto Bianco. Due modalità completamente diverse, ma egualmente profonde. Livio che vive la montagna come il luogo della sfida e della lotta, Alberto che invece la vive con lo sguardo dell’anima. E lo si nota soprattutto dal modo con il quale usa la cinepresa. Come se muovendosi tra le montagne cercasse delle risposte».
Il film è stato prodotto dall’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo. Il materiale d’archivio è stato acquisito e digitalizzato dall’Archivio nazionale cinema d’impresa di Ivrea (TO).
L’evento è organizzato dalla sezione del CAI di Cuneo, dall’Istituto Storico della Resistenza e dal Comune di Cuneo nell’ambito di Cuneo Città Alpina 2024.
In apertura: Alberto Bianco e Nuto Revelli (foto Paola Agosti)