Alba ospita una mostra dedicata al pittore Matteo Olivero
L’esposizione, che si inaugura il 30 settembre e che rimarrà aperta fino all’8 dicembre, presenta al pubblico venticinque quadri inediti e nove quadri ritrovati a firma dell’artista nato ad Acceglio
Il Club Alpino Accademico Italiano – Gruppo Occidentale, insieme con il GISM- Accademia di Arte e Cultura Alpina, il CAI Sezione di Alba, i comuni di Acceglio, Alba, Cuneo e Saluzzo, della Diocesi di Saluzzo, la Fondazione Nuto Revelli, la Fondazione Cesare Pavese, l’Ente Fiera del Tartufo di Alba, il Gruppo FAI (Fondo Ambiente Italiano) Alba e Langhe, patrocina un evento che potrebbe apparire un po’ al di fuori del nostro “terreno di competenza e di interesse”.
Ritengo che in realtà non sia così, poiché è nella storica tradizione del CAAI promuovere la montagna sicuramente nel suo approccio alpinistico ma senza tralasciare gli aspetti culturali ad essa connessi, essendo l’alpinismo stesso cultura e non solamente gesto tecnico-sportivo.
E gli alpinisti, oltre che atleti, sono persone di cultura, dagli aspetti storici a quelli estetici. Lo testimonia il fatto che proprio due accademici, soci del nostro Gruppo Occidentale, sono stati formidabili pittori di montagna: Angelo Abrate e Renato Chabod.
L’evento in questione è la mostra, a cura del professor Antonio Musiari e realizzata in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dedicata alle opere del “pittore di montagna” e intitolata Matteo Olivero. Opere inedite e ritrovate.
L’esposizione sarà inaugurata ad Alba sabato 30 settembre alle ore 18 presso gli spazi di Corsotorino18, in Corso Torino 18, e rimarrà aperta al pubblico fino all’8 dicembre dal lunedì-venerdì 8:00-20:00; sabato visite guidate su prenotazione, 0173.045808, info@corsotorino18.it; ingresso libero.
Al fine di illustrare la personalità e l’opera di Matteo Olivero vi segnalo l’articolo Matteo Olivero: geniale pittore di montagna ingiustamente poco conosciuto, pubblicato sul sito del CAI UGET di Torino, a firma del nostro socio Roberto Bianco, non «un critico d’arte, ma semplicemente un alpinista appassionato anche di quadri di montagna», come egli stesso si definisce.
Inoltre, a chi volesse approfondire il tema dei pittori di montagna, consiglio la lettura, sempre dal sito del CAI UGET, di un altro articolo di Roberto Bianco, Angelo Abrate e Renato Chabod : alpinisti accademici e formidabili pittori di montagne.
Da non perdere, infine, sabato 11 novembre alle ore 18, l’appuntamento con l’alpinista, fotografa e scrittrice torinese Ada Brunazzi dal titolo Montagne scritte e illustrate.
Fulvio Scotto
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coordina il progetto pluriennale Per Matteo Olivero, che collega una rete di istituzioni pubbliche e fondazioni di Torino, di Cuneo e della provincia di Cuneo. Dopo le cinque mostre e il volume realizzati nel 2019, ha contribuito con altri due saggi ad ampliare la conoscenza del grande pittore nativo di Acceglio e sta ora riunendo i contributi per la raccolta di studi che avrà titolo Matteo Olivero. Un pittore nel suo contesto.
Cogliamo l’occasione per proporre l’articolo che Daniela Bernagozzi ha scritto, proprio a proposito di Matteo Olivero, per il numero 90 di Alpidoc, Vita solitaria e randagia di un pittore di montagna