Alpidoc 108

Sommario

EDITORIALE
L’alpinista al top, oggi, è quello che ha più follower. A che scopo, allora, entrare nel Club dei club?
Nanni Villani

CRONACA ALPINISTICA
a cura di Fulvio Scotto
Le Alpi d’Oc per la prima volta protagoniste del Convegno Nazionale del Club Alpino Accademico Italiano

Prime salite & C.

L'ultima battaglia di Vince il moschettiere
Roby Boulard

PROTAGONISTI 1
Nando il solitario
Elio Allario ed Enrica Raviola

PROTAGONISTI 2
Gianni Calcagno
Salendo dal mare
Camilla Calcagno

CIVILTÀ ALPINA
Le trune delle terre alte di Sambuco
Mario Bruna

ITINERARI
Trecento laghi
Andrea Parodi

LE ALPI DEL SOLE
Mondo CAI

Notizie dalle sezioni

Il Lago del Bram (nel Vallone dell’Arma, in Valle Stura) al tramonto è la suggestiva foto di Roberto Pockaj (coautore con Andrea Parodi dei volumi Laghi e sentieri dalla Valle Tanaro alla Valle Gesso e Laghi e sentieri dalla Valle Stura alla Valle Po), che campeggia sulla copertina di Alpidoc 108, numero che naturalmente dà spazio ad alcuni itinerari scelti dallo stesso Parodi, il quale ci racconta anche una sua avventura “fuori sentiero” alla ricerca di un percorso alternativo per raggiungere il Lago della Siula, in Valle Gesso.

Ma la rivista si apre con editoriale di Nanni Villani, che trae spunto dal Convegno Nazionale del Club Alpino Accademico Italiano, tenutosi lo scorso 8 ottobre a Genova, per riflettere su quali siano le ribalte alle quali gli alpinisti di punta oggi ambiscono.

Un appuntamento davvero importante, quello che ha avuto luogo a Palazzo Ducale, perché, come sottolinea Fulvio Scotto in apertura della Cronaca alpinistica, ha visto per la prima volta le Alpi d’Oc, ovvero quelle comprese tra la Valle Tanaro e la Valle Po, al centro dell’attenzione degli accademici, con illustri ospiti, giunti anche d’Oltralpe, che hanno contribuito a fare il punto in tema di “protagonisti e proposte di alpinismo” in questo settore della catena alpina. E tra i protagonisti che ci hanno lasciato, c’è purtroppo Vince Ravaschietto, scomparso prematuramente lo scorso giugno, al quale il suo amico e collega Roby Boulard dedica una lettera aperta scritta con il cuore.

Sempre in tema di alpinismo, si segnala l’articolo Nando il solitario, di Elio Allario ed Enrica Raviola, dedicato a Ferdinando “Nando” Rasetti.
Il servizio a quattro mani ripercorre la carriera, anche alla luce del ritrovamento del suo diario di salite, di un “personaggio mitico” ma poco conosciuto, che, a partire dalla metà degli anni Cinquanta del Novecento, ha compiuto memorabili imprese dalle Liguri al Gran Paradiso, per lo più in solitaria. Per deliberata scelta. E che ha avuto il privilegio di sposare, nel 1965, la donna della sua vita, Maria Teresa Pompilio, sulla Nord dell’Argentera, con don Galdino Azzalin in veste di officiante e Matteo Campia di testimone. In coda, Marco Rasetti delinea un ritratto personale del padre.

Segue quindi un articolo dedicato a un altro “grande”, questa volta genovese, Gianni Calcagno, che ha mosso i suoi primi passi sulle montagne dietro casa, comprese quelle cuneesi, prima di lanciarsi in spedizioni extraeuropee che sono entrate nella storia dell’alpinismo. Ne scrive la figlia Camilla, curatrice della mostra itinerante Salendo dal mare, che propone una ricca selezione delle fotografie scattate da Calcagno nei paesi da lui visitati in occasione delle sue imprese, e del materiale, anche video, relativo alla sua attività.

Si cambia argomento con Mario Bruna, curatore di un’altra mostra, presentata la scorsa estate a Sambuco e dedicata a un tema pressoché inedito: quello delle trune che costellano le terre alte al di sopra de paese ai piedi del Monte Bersaio, in pratica da Moriglione alla Bandia, dal Vallone del Rio Bianco al Vallone della Madonna. Ricoveri in pietra per pastori e coltivatori, in alcuni casi una sorta di veri e propri “villaggi” in quota, tutti facilmente raggiungibili su sentiero, meritevoli di essere meta di (rispettose) escursioni e, naturalmente, di un auspicato intervento di recupero.

La carrellata degli articoli termina con i Trecento laghi a firma di Andrea Parodi. Perché ben oltre trecento sono gli specchi d’acqua, grandi e piccoli, antichi e recenti, che costellano le vallate dalle Liguri alle Cozie. E che Parodi e Pockaj hanno “antologizzato” in due volumi di recente pubblicazione, descrivendo come raggiungerli e proponendo per Alpidoc quattro itinerari a media quota, i quali, carenza di neve permettendo, possono essere meta di gite anche nella stagione tardo autunnale e oltre…

Il numero, come di consueto, si chiude con la rubrica Mondo CAI e una ricca carrellata di Notizie dalle sezioni delle Alpi del Sole.

Richiedi il numero

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nella cookie policy. Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie utilizzando il pulsante "Accetta". Se premi il pulsante "Rifiuta" continui senza accettare.