Il Mongioie è la seconda vetta più elevata delle Alpi Liguri, ma per la sua posizione relativamente isolata offre un panorama davvero mozzafiato, che si estende senza soluzione di continuità dal mare al Monte Rosa. Certo, il clima tipico delle Liguri che, specialmente in estate, favorisce la formazione di nubi già dalla tarda mattinata, costringe a qualche levataccia per arrivare in vetta per tempo, oppure a rimandare l'ascesa all'inizio dell'autunno, sopportando i primi venti freddi (il vento, qui, non manca mai!): in ogni caso, trovare una giornata limpida in vetta ripagherà di tutti i piccoli sacrifici. Per la sua posizione il Mongioie può essere raggiunto da molteplici direzioni e con sentieri di varia difficoltà: l'accesso classico è da Viozene via Rifugio Mongioie e Bocchino dell'Aseo, con variante più impegnativa attraverso la Gola delle Scaglie, ma anche il Bivacco Cavarero e il Rifugio Balma, come descritto nel seguito, sono valide basi di partenza.
Punto di partenza: Rifugio Balma (1883 m)
Dislivello: 1060 m
Tempo di salita:: 5 ore
Difficoltà: E
Cartografia: IGC 1:50.000 n.8, Alpi Marittime e Liguri, Alpi senza Frontiere, 1:25.000 n. 3, Marguareis Mongioie; Blu Edizioni 1:25.000 n.2, Alpi Liguri Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro
Sitografia: www.alpicuneesi.it/itinerari/vallemaudagna/index0502.htm e www.alpicuneesi.it/itinerari/valletanaro/index0103.htm
Bibliografia: A. Parodi – R. Pockaj – A. Costa, Nel cuore delle Alpi Liguri, Andrea Parodi Editore, 2012.
Accesso stradale. Da Villanova Mondovì si prosegue per Frabosa sottana, risalendo quindi la Valle Maudagna fino a Prato Nevoso. In cima al paese si stacca sulla destra una strada sterrata (a tratti sconnessa ma percorribile con cautela con tutte le autovetture) per il Rifugio Balma, dove si lascia l’auto (posteggio).
Itinerario. Dal Rifugio Balma si segue lungamente la strada sterrata che conduce alla Sella Brignola, ignorando le molte diramazioni che s’incontrano. Dopo il lungo avvicinamento, invero un po’ monotono, il sentiero entra nel vivo. Si toccano dapprima i Laghi della Brignola (2147 m) poi, scavalcato l’omonimo colletto, si scende sulle sponde del Lago Raschera (2108 m), circondato dai pascoli che danno il nome al famoso formaggio d’alpeggio. Traversando ai piedi dell’impressionante parete nord-est del Mongioie ci s’innalza nuovamente fino al Bocchino dell’Aseo (2292 m), che mette in comunicazione le valli Corsaglia e Tanaro. Al valico si piega a destra e, in comune con l’itinerario classico che sale da Viozene, si risale faticosamente il lungo e ripido fianco orientale del Mongioie fino alla cresta che porta alla croce di vetta (2630 m).
Roberto Pockaj è nato a Genova nel 1967 ed è dottore di ricerca in ingegneria informatica ed elettronica. Appassionato di escursionismo e fotografia, dal 2003 è accompagnatore naturalistico in Piemonte e Guida del Parco delle Alpi Marittime. Collabora da diversi anni alla realizzazione di libri, articoli e carte escursionistiche riguardanti le Alpi cuneesi; è autore del sito www.alpicuneesi.it, interamente dedicato all'escursionismo in provincia di Cuneo.